Ai domiciliari sul pianerottolo

Tunisino costretto a vivere sulle scale. Finisce agli arresti domiciliari per una storia di droga, ma è costretto a vivere sulle scale dell´edificio di edilizia popolare, perché l´appartamento che il Comune aveva assegnato a lui e alla sua compagna è stato svuotato per ristrutturazione e gliene è stato assegnato un altro in uno stabile vicino. Il tribunale non lo sapeva e ha costretto il giovane tunisino a restare rintanato sul pianerottolo per non incorrere in una denuncia di evasione. L´incredibile storia, raccontata dal quotidiano Il Giorno, è capitata a Maaouani Athmane Ben Ammar, un tunisino condannato a sette mesi di arresti domiciliari per una brutta storia di droga. Lui e la compagna vivevano in un appartamento dell´Aler di via Mompiani a Milano. Poi però i locali sono stati svuotati e alla coppia è stato assegnato un appartamento in uno stabile non molto lontano. I giudici, però, nell´ordinanza dei domiciliari hanno scritto il vecchio indirizzo e così il tunisino è costretto a trascorrere la sua giornata sul pianerottolo dell´edificio, in condizioni igieniche disumane, su un materasso sporco e pochi stracci. La compagna dell´uomo gli porta i viveri, l´acqua per lavarsi, la lametta per farsi la barba. A parte le visite della donna, Ben Ammar trascorre la sua giornata salendo e scendendo le scale. Senza neppure affacciarsi all´uscio di casa per non incorrere nella denuncia di tentata evasione.

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