Sarà celebrata tra qualche giorno a Bologna, con la terza edizione della
settimana della Patata in Bo, che si svolgerà dal 26 settembre al 2
ottobre. È la patata, tubero dalle antichissime origini importato nel
Vecchio Continente con la scoperta delle Americhe, che solo dopo qualche
secolo ha finito per affermarsi sulle tavole europee, ed anche
italiane, dopo essere stato considerato con diffidenza, ad esempio a
causa del fatto di dover essere consumato previa cottura, ed aver fatto
bella mostra di sé principalmente come pianta ornamentale.
Solo dopo il 1845, con l'attacco di quella peronospora che in Irlanda
provocò la distruzione dei raccolti e innescò quella che viene oggi
ricordata come la Grande Carestia, anche in Italia la patata è stata
studiata e rivalutata a dovere, diventando protagonista di moltissime
ricette. Come quella delle "chips", ovvero le sfoglie sottili fritte che
oggi troviamo nelle buste di plastica insieme alle sorpresine per i
bimbi. Il cuoco George Crum le preparò per la prima volta a New York nel
1853, reagendo così alla provocazione di un cliente che reputava le sue
"french fries" troppo spesse. Crum preparò delle sfoglie tanto sottili
da non poter essere infilzate con una forchetta, ma, come spesso accade
nelle storie a lieto fine, il cliente apprezzò invece di sentirsi
offeso, e come lui ordinarono quella novità anche molti dei presenti.
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