Sepolta con i chiodi in bocca

Nessuno, neppure il più fantasioso Indiana Jones, avrebbe potuto immaginare una scoperta così incredibile e misteriosa riaffiorata dalla terra otto secoli dopo davanti al mare del Golfo di Baratti. Gli archeologi stavano scavando alla ricerca di una cattedrale e di un vescovo santo, San Cerbone, e invece si sono trovati davanti alla tomba di quella che potrebbe essere una strega del 1200. La donna, probabilmente di un’età compresa tra i 25 e i 30 anni, era stata sepolta nella nuda terra e in bocca qualcuno le aveva inserito sette chiodi ricurvi di una lunghezza di quattro centimetri. In una sorta di macabro rito, le vesti della giovane erano state poi inchiodate nella fossa con tredici chiodi. «Un ritrovamento atipico, non ho mai visto qualcosa di simile – racconta Alfonso Forgione, archeologo dell’Università dell’Aquila -. Probabilmente ci troviamo di fronte a un rudimentale rito di esorcismo. L’ipotesi è che la donna, colpita da problemi fisici o mentali, potesse essere diventata nell’immaginario popolare un soggetto malefico e forse anche una strega»....

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