Pochi sanno che tra le circa 4.000 sostanze aspirate con le sigarette,
almeno una cinquantina delle quali certamente tossiche o cancerogene, ce
ne sono anche di radioattive.
Ma il fatto sconvolgente, denunciato dai
ricercatori dell’Università di Los Angeles su Nicotine and Tobacco
Research è la reticenza a rendere noto questo particolare di cui le
aziende sarebbero a conoscenza da molti anni. «Fin dagli anni ’50 l’industria del tabacco aveva raccolto e secretato
nei suoi archivi le prove di ciò che la presenza di questa sostanza
significasse per la salute.
Era giunta a quantificare il rischio a lungo
termine: ogni 1.000 fumatori abituali sono almeno 120 i morti in più
ogni anno per tumore del polmone che si possono attribuire direttamente
all’emissione radioattiva» sostiene Hrayr Karagueuzian, primo firmatario
dello studio.
Si chiama polonio 210 l’elemento radioattivo naturalmente presente sulle foglie del tabacco....
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