Cuba: il vento, le pecore e il Pastore...

Brano tratto da Generacion Y blog della cubana Yoani Sánchez
Il quel gennaio del 1998, alla fine della messa di Giovanni Paolo II in Piazza della Rivoluzione un vento fresco percorse la vastissima spianata. Mio figlio stava seduto sulle spalle di suo padre e la brezza gli sconvolse la capigliatura. Il Papa aveva già terminato l’omelia, prese ancora una volta il microfono e dedicò alcune parole in latino a quelle giocose raffiche di vento che ci spettinavano tutti. “Spiritus spirat ubi vult et vult Cubam” sentenziò. Poco dopo rientrammo a casa, stretti tra migliaia di persone vestite di bianco e giallo. Da allora, ho la sensazione che il vento forte non abbia mai smesso di colpirci, da quella raffica è passato a percorrere l’Isola e a scuotere tutte le nostre esistenze....


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