Pasta e matematica

Molti di coloro che amano la pasta ne apprezzano il gusto o - se cotta a puntino - la consistenza. Di fronte a un piatto fumante di questa pietanza, Sander Huisman era invece solito domandarsi quale sarebbe stata l'equazione matematica più adatta a descriverne le forme sinuose. Huisman, che studia fisica presso l'Università di Twente, nei Paesi Bassi, trascorre la maggior parte del proprio tempo alle prese con Mathematica: un programma capace di risolvere dei complessi problemi matematici. "Gioco molto con Mathematica - e un giorno, mentre mangiavo della pasta, mi è venuto da domandarmi quanto sarebbe stato facile ricreare quelle forme con il programma del computer".
Quella sera stessa, dopo cena, Huisman riuscì a risalire alla manciata di operazioni con cui il codice di Mathematica avrebbe potuto generare una decina di tipi di pasta, tra cui i gemelli, che aveva appena mangiato, dall'aspetto di doppia elica. "Nella maggior parte dei casi, erano forme facili da ricreare". Nel frattempo a Londra Marco Guarnieri e George L. Legendre, due architetti, avevano avuto a loro volta un'intuizione analoga, sopraggiunta anche in questo caso di fronte a un piatto di pasta (spaghetti aglio e olio).
Legendre in seguito si spinse molto oltre, e tradusse l'idea originale in un libro di 208 pagine intitolato "Pasta by design", uscito lo scorso settembre per la casa editrice britannica Thames & Hudson, specializzata in libri d'arte. L'opera elenca 92 tipi di pasta, che lui suddivide in base a una sorta di albero genealogico che ne traccia l'evoluzione. Ciascun tipo è accompagnato da un'equazione matematica, un'immagine stuzzicante e un paragrafo di consigli a carattere culinario.

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