Un sito raccoglie le frustrazioni di giovani internauti

Spopola in Francia un sito che raccoglie le frustrazioni di giovani internauti: 40mila messaggi in due mesi

PARIGI - Sorridere amaramente delle disgrazie altrui per sentirsi meno infelici. Potrebbe essere uno degli scopi di vie de merde il sito web francese che sta letteralmente spopolando tra gli internauti d'Oltralpe: in poco più di due mesi ha raccolto oltre 40.000 messaggi e ogni giorno conquista l'attenzione di 80.000 utenti. Il nome del sito è emblematico e grazie ad esso i giovani francesi possono raccontare quanto la vita sia amara. Essi narrano le piccole frustrazioni quotidiane vissute in campo amoroso e lavorativo senza tralasciare i propri problemi sessuali e di salute. Possibile morale della favola? Convincersi che in fondo la vita non è semplice per la maggior parte delle persone e che bisogna accettarla così com'è.


SEZIONI - Il sito è diviso in 6 sezioni: "amore", "lavoro", "salute", "soldi", "sesso" e "inclassificabile". In quest'ultima categoria sono inseriti i messaggi che hanno come tema i più svariati argomenti e che non possono essere racchiusi nelle altre sezioni. Tutti gli aneddoti raccontati dagli utenti terminano con la sigla Vdt ("vie de merde") e la maggior parte di questi sono davvero esilaranti: quelli più amaramente divertenti sono i messaggi che hanno come protagonista la vita di coppia e il sesso: «Oggi, dopo una lunga serie di esami, ho scoperto di essere sterile» recita un messaggio spedito all'inizio di aprile. «La mia compagna è incinta di due gemelli - prosegue -. Penso che ho qualcosa da chiederle». Un altro racconta: «Oggi sono stato al cinema con la ragazza di cui sono innamorato da qualche mese. Dopo siamo andati al pub e lei mi ha detto che doveva andare in bagno. Purtroppo non è mai più tornata in sala». E ancora: «Ieri sera, ero a letto con la mia compagna, stavamo facendo l'amore e lei nel momento più appassionato ha cominciato a gridare: Si,si Vai Pierre....Io mi chiamo Kevin».


continua sul Corriere della Sera

Nessun commento:

Posta un commento