Clona carta di credito e la usa per beneficenza

L’ignara proprietaria della carta vive a Prato e si è vista addebitare tremila euro di spese per donazioni a favore di associazioni con scopi umanitari. "Proprio perché si trattava di beneficenza, ho fatto fatica a fermare i pagamenti" - spiega la ragazza. Qualcuno voleva fare beneficenza, e che donazioni!, clonando una carta di credito. Carità «pelosa», visto che a regalare i tremila euro sarebbe stata una ragazza di Prato, del tutto ignara di questo involontario slancio di generosità. Di carte e bancomat manipolati ormai si sente parlare spesso, ma di solito servono per fare shopping. Non si era mai sentito dire invece di utilizzo a scopi benefici. «Sono un caso più unico che raro», commenta l’ignara benefattrice che ha rischiato l’infarto quando mercoledì mattina ha sentito i tre bip degli sms che le segnalavano l’utilizzo della sua carta di credito. La giovane pratese ha immediatamente cercato di bloccarla e così ha saputo dai servizi interbancari che si trattava di tre elargizioni, da mille euro ciascuna, rispettivamente a vantaggio di Emergency Milano, dell’associazione «Aiutateci a salvare i bambini» di Rovereto e di un istituto oncologico di Forlì. «Proprio perché si trattava di beneficenza, ho fatto fatica a fermare i pagamenti, ma ce l’ho fatta — aggiunge — E meno male, perché subito dopo mi è arrivato l’sms di un acquisto fatto a mie spese in un negozio di elettronica di Bergamo. Ma a quel punto la carta era già bloccata». Come si spiega? La diretta interessata esclude l’ipotesi di incauto affido della tesserina — «la custodisco gelosamente» — e resterebbe comunque il «giallo» delle elargizioni benefiche. Un Robin Hood del Duemila che fa shopping e si scarica la coscienza aiutando chi ha bisogno? «Non era mai successo — spiega Ennio Bordato, presidente dell’associazione pro-bambini di Beslan di Rovereto — Quando la signora ci ha contattato, l’abbiamo subito rassicurata: chi può volere donazioni-fantasma?».

Fonte lanazione.quotidiano.net

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