Mette il Viagra nel vino del marito

Voleva movimentare un menage un po' spento e, all'insaputa del coniuge, ha sciolto due pasticche di Viagra nel vino. L'uomo non in pericolo di vita SESSO PERICOLOSO Frosinone, 28 gennaio 2007 - Vivono in un piccolo paese poco distante dal capoluogo ciociaro e per non creare altro clamore preferiscono non fornire le loro generalità ma i coniugi protagonisti, ieri sera, del singolare episodio legato al consumo eccessivo di viagra hanno deciso di raccontare quanto avvenuto. A parlare è solo il marito, un operaio edile di 55 anni. Lei, la moglie 'attentatrice', di 50 anni, preferisce non ricordare la serata da incubo vissuta. «Comprendo mia moglie ed ho interpretato il suo gesto come un gesto di grande amore. In quest'ultimo periodo sono stato un marito assente, nervoso, per nulla comprensivo e soprattutto un pessimo amante. Lo stress, l'eccessivo lavoro, i tanti problemi quotidiani mi hanno allontanato da lei e da quello che fino a qualche mese fa era un piacevolissimo dovere coniugale. Per questo lei ha voluto giocare l'ultima carta, credeva che io non fossi più un uomo virile, come lo sono sempre stato. Si è vista trascurata e non amata e per questo ha deciso di prendere in prestito quelle stupide pillole e 'svegliare' i miei istinti sopiti in questo modo. Una cattiva forma fisica, associata all'eccessiva dose di viagra, hanno causato questo principio di infarto che, però, fortunatamente è stato presto per tempo. Da oggi poi la mia vita cambierà: meno lavoro, meno stress, meno abusi di sigarette, cibo e alcol e più attenzione verso il mio fisico e soprattutto verso mia moglie». È ironico l'uomo, che conclude con una battuta scherzosa: «Recuperare la forma fisica è importantissimo e anche il rapporto coniugale. Viste le conseguenze causate dal viagra, se continuerò ad essere una persona disattenta mia moglie sarà costretta a cercare in altri pascoli».

Fonte quotidiano.net

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