Vendono kit per trasformare carta in denaro

La domanda sorge spontanea: i tre extracomunitari protagonisti di questa storia avranno mai visto il film cult “Totò truffa 62”? Evidentemente sì, perché il terzetto di africani aveva piazzato un kit “fai da te” per trasformare normalissima carta in denaro frusciante. Ma a far saltare i piani di una 30enne ghanese e dei suoi complici (un 26enne della Sierra Leone e un nigeriano di 33 anni) è stata la Guardia di Finanza, le cui indagini sono scattate dopo un servizio del programma televisivo “Striscia la notizia”. Fingendosi diplomatici (proprio come facevano Totò e Nino Taranto) della Repubblica Federale di Nigeria, i tre avevano affermavano di voler acquistare attività imprenditoriali e finanche marmi pregiati per costruire il nuovo palazzo presidenziale. Era lo stratagemma per carpire la fiducia di imprenditori (una ventina circa) ed avanzare proposte di “lavaggio” del denaro. Motivo per il quale chiedevano di poter affittare pure un immobile come sede operativa. A chi abboccava all’esca, i finti diplomatici extracomunitari spiegavano che si trattava di “ripulire” soldi in nero. Denaro che veniva sottoposto ad trattamento chimico con trasformazione in normali fogli di carta per eludere controlli durante il trasferimento in Italia. La carta sarebbe tornata ad essere denaro al momento opportuno. Per rendere credibile il tutto, effettuavano anche una dimostrazione: che altro non era, se non la sostituzione di una banconota “lavata” con una vera. Prezzo del kit (valigetta con carta e reagente chimico): 32.500 euro, sufficienti a “ripulire” un milione di euro.

Articolo di
di Renato Rocco tratto da Leggo

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