"La diminuzione del tasso di criminalità è uno dei grandi successi americani degli ultimi quindici anni", scrive The Atlantic. "New York e Los Angeles, un tempo capitali gemelle del crimine violento, si sono placate, come pure la maggior parte delle altre grandi città". Oggi, tuttavia, "un nuovo e inatteso quadro è emerso, e ha colto di sorpresa i criminologi". In molti centri di media grandezza il tasso di omicidi sta aumentando a ritmi spaventosi, in certi casi anche del 20 per cento all'anno. "Le forze dell'ordine hanno abbozzato qualche spiegazione – la diffusione delle gang, le masse di delinquenti usciti dal carcere, le metanfetamine – ma più che altro sono sconcertate". Con l'aiuto delle autorità locali, il criminologo Richard Janikowskiha ha deciso di andare fino in fondo esaminando nel dettaglio il caso di Memphis. E ha proposto una spiegazione tanto convincente quanto scandalosa: l'aumento della criminalità sarebbe legato a un ambizioso esperimento su scala nazionale per cercare di allontanare i cittadini poveri dagli ambienti distruttivi dei ghetti urbani. A quanto pare, demolire interi complessi abitativi e assegnare sussidi alle famiglie per incoraggiarle a migliorare le loro condizioni di vita è servito solo a creare nuovi criminali.
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