Trova un preservativo nelle Pepsi

La Pepsi, la casa produttrice della nota bibita gassata, è stata condannata da un tribunale per consumatori indiano a pagare circa 450 euro ad un uomo che aveva trovato un preservativo in una bottiglia della bibita. Nel 2003 Sudesh Sharma, che abita in un villaggio nei pressi di New Delhi, comprò due bottiglie della bibita in un negozietto nei pressi della stazione degli autobus di Delhi. Dopo averne bevuta una, l'uomo cominciò a sentirsi male, tanto che dovette ricorrere alle cure mediche. Guardando nella bottiglia di vetro appena svuotata, Sharma notò che era sporca e c'erano dei residui. Ma lo shock arrivò quando scoprì che all'interno di quella che non aveva bevuto, c'era un preservativo. Poiché non è stato possibile dimostrare che l'uomo avesse comprato le bottiglie (in India nessuna bancarella rilascia ricevute o scontrini) il tribunale ha accolto parzialmente la richiesta di Sharma, che voleva ottenere anche una ammenda per la Pepsi, e ha condannato la società a pagare 23.000 rupie (circa 450 euro) all'uomo.

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