Lo specchio che ci dice se stiamo bene

Facilmente "accessibile" e riccamente irrorata da vasi provenienti dalla via maestra che porta il sangue dal cuore al cervello, la pelle del viso era stata già usata per valutare a distanza il circolo ematico da Jannis Pavlidis dell' Università di Houston. Pavlidis nel 2007 aveva sviluppato un metodo di analisi termica della cute facciale a raggi infrarossi per pazienti psicologicamente disturbati che rifiutavano il contatto con strumenti anche minimamente invasivi come l’elettrocardiogramma. Quel sistema ha dato buoni risultati, ma era costoso e complesso. Il nuovo metodo sviluppato al Mit è più economico, più pratico e ugualmente attendibile. Lo studio che lo presenta, pubblicato sulla rivista Optics Express, è stato condotto su 12 soggetti che si sono "rispecchiati" nello schermo di un computer trasformato in specchio virtuale tramite una web-cam. La nuova metodica ha retto il confronto con un ossimetro, lo strumento normalmente usato per misurare l' ossigeno nel sangue.Il software della web-cam messo a punto dai ricercatori del Mit minimizza gli artefatti legati a movimenti involontari della testa o a problemi di rifrazione luminosa, cosicché su 10.800 "diagnosi specchiate" i falsi negativi sono stati solo lo 0,01 per cento e i falsi positivi lo 0,47 per cento. Il costo della web cam (meno di 30 euro) e la possibilità di collegarla a un normale computer portatile rendono questa apparecchiatura alla portata di tutti.


Notizia tratta dal Corriere della Sera

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