Anche le e-mail, nel loro piccolo, inquinano. Molto meno, intendiamoci,
di una lettera cartacea (ogni messaggio di posta elettronica consuma un
sessantesimo di un foglio spedito e imbustato), se non fosse che abbiamo
un ritmo di spedizione mail 60 volte più alto rispetto a quello che
avevamo nel recapitare lettere quando la posta elettronica non era
ancora stata inventata.
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Le stime dell'impronta ambientale delle e-mail portano spesso a
risultati discordi: calcolare l'impatto di un messaggio "virtuale" non è
facile, perché occorre considerare il percorso che questo compie
attraverso i vari server di Rete che lo condurranno a destinazione. Uno
studio dell'Agenzia francese per l'ambiente ed il controllo energetico
(Ademe) pubblicato a luglio dimostra che nella serie di passaggi tra
l'invio e la ricezione di un messaggio di un megabyte vengono emessi in
media 19 grammi di CO2.
Potrebbe sembrare poco, ma considerando che in
media, ciascuna delle auto immatricolate in Europa nel 2010 ha prodotto
140 grammi di CO2 per chilometro percorso, spedire 8 mail equivale a
guidare un'auto per un chilometro.
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