news tratta dall'Osservatore Romano |
Ci saranno 11.541 sedie vuote, sistemate per una lunghezza di circa un
chilometro lungo il viale Maresciallo Tito, la via principale di Sarajevo, in
occasione del concerto organizzato per ricordare l’inizio, il 6 aprile 1992,
della guerra in Bosnia ed Erzegovina.
Una sedia per ciascuna delle vittime del
lungo assedio della città, nel cui segno si era aperto e si concluse il
Novecento, il “secolo breve” della violenza in Europa. «Quelle sedie saranno
vuote poiché gli spettatori, tutti colpiti a morte, a questo concerto non
potranno assistere», ha detto Haris Pasović, che lo ha organizzato.
Il numero è
quello delle persone uccise dai bombardamenti e dai cecchini, mentre non è
possibile un conteggio preciso delle persone morte per gli stenti dell’assedio,
il cui numero è comunque stimato in diverse migliaia, in massima parte vecchi e
bambini.
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