Scienziato annoiato risolve un'equazione-enigma



«E' uno dei capisaldi della matematica ed è usata in tutto il mondo», ha precisato al 'Times' il professor Crowdy, «e ora, grazie al mio studio, potrà essere impiegata in scenari molto più complessi» – Erano 140 anni che la risoluzione dell’equazione Schwarz-Christoffel sfuggiva ai matematici di mezzo mondo: poi, nel bel mezzo di una noiosa conferenza a Parigi, il professor Darren Crowdy dell’Imperial College di Londra ha visto la «luce». Si è dunque alzato all’improvviso, e pronunciando anzichè «Eureka» un molto più British «mi scusi, permesso», ha abbandonato la sala per mettersi subito al lavoro. «La soluzione della formula mi è di colpo saltata in mente», racconta il professor Crowdy. «Mi sono alzato e me ne sono andato: ero talmente eccitato che ho dovuto mettermi al lavoro subito». L'equazione di Schwarz-Christoffel fu elaborata nel 1860 per aiutare designer, architetti e ingegneri a calcolare la solidità delle strutture che volevano costruire – e si è dimostrata preziosissima per la realizzazione di centinaia di ponti, aerei e palazzi. Ma aveva un limite: non poteva essere utilizzata quando il progetto in questione mostrava forme irregolari o presentava l’unione di diversi materiali. Darren Crowdy, grazie alla sua discola «disattenzione» alla conferenza, ha d’improvviso compreso che bastava applicare all’equazione un’altra formula – che va con il nome di Schottky Groups – inventata 20 anni dopo la Schwarz-Christoffel per risolvere la questione. «E' uno dei capisaldi della matematica ed è usata in tutto il mondo», ha precisato al 'Times' il professor Crowdy, «e ora, grazie al mio studio, potrà essere impiegata in scenari molto più complessi». «E' un risultato importante», ha commentato il capo del dipartimento di matematica dell’Imperial College, «la sua nuova formula andrà dritta sulla prossima generazione di libri di testo».

fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

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