Bruciate sul rogo 15 «streghe»

Le vittime accusate di pratiche occulte. Il capo del distretto: «E' un fatto inaccettabile»
Una strage di 15 donne, accusate di stregoneria, è stata compiuta dalla una folla impazzita in un villaggio del Kenya occidentale che si chiama. La notizia, diffusa da un un corrispondente di Afp, è stata poi confermata da testimoni e da fonti ufficiali. «È un fatto inaccettabile. La gente non può sostituirsi alla legge», ha detto Mwangi Ngunyi, capo del distretto di Nyamai. La strage è avvenuta martedì sera. Un centinaio di persone sono passate casa per casa, legato le vittime e hanno dato loro fuoco. Nella stessa operazione sono state date alle fiamme cinquanta abitazioni del villaggio di Nyakeo, situato circa 300 chilometri a nordovest della capitale Nairobi. «Ancora non riesco a credere che mia moglie sia stata uccisa», ha detto il marito di una vittima, un pastore di nome Enoch Obiero. «Mia madre è stata sempre un modello per l'intero villaggio. Resterà sempre un mistero per me il perché l'abbiano uccisa», ha detto Emily Monari, 32 anni. La regione, abitata principalmente dalla tribù kisii, è nota come «la cintura della stregoneria» del Kenya, proprio per episodi analoghi a quest'ultimo. Vani sono stati finora i tentativi delle autorità di porvi rimedio. Negli anni Novanta, nella regione occientale del Paese, sono state dcine le persone uccise per stregoneria. Di molti casi si è avuta notizia anche dalla vicina Tanzania, tanto da indurre il presidente Jakaya Kikwete a disporre una protezione speciale per gli albini, vittime di uccisioni e mutilazioni a scopo propiziatorio.

Corriere della Sera

1 commento:

  1. Raccapricciante ed inquietante l'idea che tali superstizioni animino ancora certe crudeli azioni: in Italia abbiamo il triangolo nero della magia che fa il paio con certe arcaiche tradizioni...

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