Le parole che guariscono

I pazienti vogliono essere seguiti con dedizione dal loro medico. Non lo dice solo il buon senso, spiega il Bmj, commentando gli esiti di una ricerca sull'effetto placebo nell'agopuntura per il trattamento della sindrome dell'intestino irritabile. Su 262 pazienti, un terzo ha fatto solo una prima visita per la diagnosi, mentre gli altri sono stati trattati con l'agopuntura, senza sapere che la procedura era in realtà una simulazione. Nella metà dei casi i medici non si sono limitati a infilare gli aghi, ma sono rimasti con i pazienti durante tutta la seduta, facendo domande sui sintomi e sul loro stile di vita. Il risultato, sei settimane dopo, è stato una riduzione del disturbo nel 3 per cento dei pazienti non trattati, nel 20 per cento di quelli del gruppo della finta agopuntura senza parole e nel 40 per cento di quelli che hanno anche parlato con il medico. Diverse ricerche avevano già dimostrato una risposta neuropsicologica positiva dei pazienti affetti dalla sindrome dell'intestino irritabile trattati con sistemi alternativi. Ma questo studio evidenzia che guarisce prima chi è seguito con grande attenzione. "Dovremmo cambiare punto di vista: non chiediamoci se le medicine alternative si basano sull'effetto placebo, ma se chi le pratica tende a prestare più attenzione al paziente".

fonte:bmj.com

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